di Miriam Benedetti
Negli ultimi decenni l’Unione Europea ha dedicato notevole impegno nel favorire la riduzione degli sprechi energetici attraverso norme, programmi e obiettivi. Tuttavia ad oggi, nonostante la sempre maggiore presa di coscienza da parte delle aziende del potenziale di efficientamento energetico dei propri impianti, anche grazie all’obbligo di diagnosi energetica introdotto dal D.Lgs. 102/2014, molte misure di efficienza energetica rimangono non attuate e il totale degli investimenti in efficienza energetica è ancora inferiore rispetto al potenziale.
L’articolo pubblicato nella newsletter FIRE del 31 ottobre 2018.
Negli ultimi decenni l’Unione Europea ha dedicato notevole impegno nel favorire la riduzione degli sprechi energetici attraverso norme, programmi e obiettivi. Tuttavia ad oggi, nonostante la sempre maggiore presa di coscienza da parte delle aziende del potenziale di efficientamento energetico dei propri impianti, anche grazie all’obbligo di diagnosi energetica introdotto dal D.Lgs. 102/2014, molte misure di efficienza energetica rimangono non attuate e il totale degli investimenti in efficienza energetica è ancora inferiore rispetto al potenziale.Questa situazione è sicuramente frutto di diverse concause, tra cui gli elevati costi di transazione legati a questa tipologia di contratti, che tendono ad escludere dal gioco i piccoli consumatori di energia e le Piccole e Medie Imprese . Una delle cause principali dei mancanti investimenti in efficienza energetica rimane tuttavia il difficile accesso ai fondi di investimento.
I progetti di efficienza energetica presentano infatti delle caratteristiche peculiari che complicano e influenzano negativamente la valutazione da parte degli investitori. Innanzitutto, si tratta di progetti di dimensioni relativamente piccole, molto dettagliati da un punto di vista tecnico e spesso molto specifici rispetto al processo produttivo considerato, poco standardizzati sia nella tipologia di intervento sia nel processo di progettazione, realizzazione e verifica . Inoltre, la sicurezza dell’ottenimento dei risparmi previsti è spesso scarsa e comporta un altrettanto scarsa fiducia da parte dell’investitore nel buon esito del progetto.
In questo ambito, diverse iniziative e progetti internazionali si stanno occupando dell’identificazione di strumenti e metodi per incrementare l’acceso ai fondi di investimento da parte delle aziende che vogliono investire in efficienza energetica. In particolare, FIRE ha recentemente portato avanti una collaborazione con l’Investor Confidence Project (ICP). L’ICP è uno schema internazionale che propone una soluzione a questo problema basata sulla definizione di protocolli standardizzati che abbracciano tutte le fasi di vita del progetto e promuovono l’adozione di best practice internazionali nelle fasi di sviluppo, realizzazione e prestazione (post-realizzazione) dei progetti di efficienza energetica. I progetti sviluppati secondo i protocolli ICP possono ottenere il marchio di qualità Investor Ready Energy Efficiency (IREE™) a seguito di un processo di certificazione di parte terza, che ha luogo prima della decisione finale dell’investitore. Tale marchio fornisce all’investitore la garanzia che il progetto che si troverà a valutare è stato realizzato seguendo processi standardizzati e metodi di calcolo rigorosi e trasparenti.
I protocolli ICP sono stati sviluppati negli Stati Uniti per il settore edifici (terziario e residenziale) già nel 2011, mentre nel 2015 l’Unione Europea ha finanziato lo sviluppo di protocolli dedicati all’industria, alla fornitura di energia e all’illuminazione stradale, pubblicati a ottobre 2018 anche in italiano. Tutti i protocolli seguono la stessa struttura, e sono tutti fortemente basati sul Protocollo Internazionale di Misura e Verifica delle Prestazioni (IPMVP) dell’Efficiency Valuation Organization (EVO), e sui suoi principi di accuratezza, completezza, prudenza e trasparenza, che mirano ad incrementare l’accuratezza nel calcolo dei risparmi e la certezza dell’ottenimento dei risparmi previsti. Le pratiche di M&V vengono integrate nei progetti ICP fin dalle fasi iniziali, garantendo coerenza e robustezza al processo di progettazione.
Il progetto si sta muovendo ora verso una fase di sperimentazione, in cui verranno portati a certificazione alcuni progetti pilota in tutta Europa. È possibile segnalare a FIRE (segreteria@fire-italia.org) progetti da candidare come pilota, per i quali si vorrebbe ottenere la certificazione IREE™. I progetti selezionati da ICP Europe riceveranno assistenza gratuita per l’ottenimento della certificazione fino ad aprile 2019.