Cosa cambia con RepowerEU

intervista a Dario Di Santo

Una forte spinta verso le pompe di calore e l’elettrificazione dei consumi, sia in virtù delle migliori prestazioni energetiche (e dei benefici non energetici) delle soluzioni correlate, sia per la richiesta di eliminare gli incentivi per i boiler a gas e anticiparne la messa al bando futura. Queste sono le soluzioni favorite nello scenario delineato da REPowerEU, il programma nato come risposta alla guerra in Ucraina e alla crisi dei prezzi energetici, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia rafforzando il sistema energetico europeo. L’intervista rilasciata dal direttore FIRE alla rivista RCI.

Quali sono i principali obiettivi del piano REPowerEU?

Il programma REPowerEU nasce come risposta alla guerra in Ucraina e alla crisi dei prezzi energetici, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia rafforzando il sistema energetico europeo. A tal fine sono previsti la riduzione della domanda di energia – attraverso l’efficienza energetica, l’adozione di stili di vita e modelli di business a minore consumo energetico e, se necessario, il contingentamento –, l’incremento dell’uso di fonti rinnovabili, la diversificazione degli approvvigionamenti di combustibili fossili e nuove misure di supporto per attivare gli investimenti aggiuntivi previsti.

Quali sono le azioni da intraprendere, da parte dell’UE e dei singoli stati, per raggiungere gli obiettivi?

Fra le azioni di breve periodo si segnalano l’accelerazione su fotovoltaico, eolico e biometano, e un programma di comunicazione per promuovere la riduzione degli sprechi e un uso più efficiente dell’energia. Più complicato sarà conseguire la massimizzazione degli stoccaggi di gas naturale (problema prezzi), l’acquisto a livello europeo di gas e GNL e i programmi sull’idrogeno. Non mancano ovviamente barriere economiche, culturali, autorizzative e, fatto nuovo, legate alla capacità dell’offerta di seguire la domanda. A medio termine sono previste politiche e fondi per aumentare i target per efficienza energetica e rinnovabili, promuovere la decarbonizzazione dei processi industriali ad alta impronta carbonica, migliorare il settore dei trasporti, garantire l’accesso alle materie prime necessarie. Quest’ultimo è a mio avviso il tema più sottovalutato: se non si sviluppano le filiere necessarie i target saranno irraggiungibili. Dovrebbe essere la priorità e, per fare un esempio, sarebbe utile che le nostre delegazioni governative andassero a stringere accordi anche con i Paesi in grado di garantire le forniture tecnologiche, non limitandosi a quelli in grado di garantire l’approvvigionamento di gas e GNL.

I singoli Stati sono chiamati a definire propri piani di azione per raggiungere gli obiettivi e a mettere a terra tutte le azioni utili per ridurre la dipendenza energetica, in particolare dal gas naturale, possibilmente senza incrementare le emissioni.

Quali azioni impatteranno sulla climatizzazione degli edifici e con quali modalità?

Per ridurre la domanda di energia è prevista una spinta verso comportamenti più attenti all’uso dell’energia e una modifica delle temperature di comfort negli edifici per ridurre i consumi per riscaldamento e raffrescamento. Da considerare a tale proposito l’opportunità di adottare dress code più razionali soprattutto d’estate.

Quali soluzioni impiantistiche risulteranno favorite nel nuovo scenario delineato da REPowerEU?

Fondamentalmente ci sarà una forte spinta verso le pompe di calore e l’elettrificazione dei consumi, sia in virtù delle migliori prestazioni energetiche (e dei benefici non energetici) delle soluzioni correlate, sia per la richiesta di eliminare gli incentivi per i boiler a gas e anticiparne la messa al bando futura. Questo non può non accompagnarsi con un’accelerazione verso la riqualificazione spinta degli edifici e la disponibilità di soluzioni sempre più efficaci (energeticamente, in termini di comfort termico e acustico, etc.), economiche e rispettose dell’ambiente (si pensi al regolamento sui gas fluorurati). Il tutto si traduce anche nello stimolo alla diffusione di sistemi di automazione e monitoraggio efficaci e di elettrodomestici e apparecchiature energeticamente più efficienti.

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