di Valeria Caso
Lo scorso primo gennaio 2022 è entrata in vigore la nuova legge di bilancio contenente una serie di novità sulle principali tematiche energetiche ed ambientali. Vediamo nel dettaglio quali sono le misure approvate.
Con riferimento al Superbonus 110% questo viene prolungato con scadenze che variano in base al soggetto beneficiario:
- per le persone fisiche che realizzao interventi su unità immobiliari, la data di scadenza è fissata al 31 dicembre 2022 a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo (senza più riferimento al valore ISEE);
- per interventi effettuati da IACP ed enti equivalenti, compresi quelli realizzati dalle cooperative a proprietà indivisa, la detrazione spetta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 a condizione che alla data del 30 giugno 2023 siano stati effettuati lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo;
- per interventi effettuati da condomini e persone fisiche è prevista una proroga al 2025 con una percentuale di detrazione che diminuisce progressivamente negli anni: 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, 70% per quelle sostenute nell’anno 2024 e 65% per quelle sostenute nell’anno 2025;
- agli interventi realizzati nei territori colpiti da eventi sismici verificatisi dal 1° aprile 2009, la detrazione al 110% sarà invece valida per spese sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Viene, inoltre, fatta chiarezza sugli interventi di installazione di impianti fotovoltaici, di colonnine di ricarica nonché sugli altri interventi trainanti di efficientamento energetico che seguiranno le scadenze dell’intervento Superbonus che li traina.
Un’altra importante e tanto attesa novità riguarda l’estensione della cessione del credito e dello sconto in fattura. La proroga delle scadenze segue un duplice binario: fino al 2024 per interventi di natura edilizia ed energetica e fino al 2025 per gli interventi che rientrano nel Superbonus 110%.
Un’ulteriore proroga al 31 dicembre 2024 riguarda le detrazioni per interventi di efficienza energetica e di ristrutturazione edilizia (Ecobonus e Sismabonus), nonché per l’acquisto di mobili. In particolare, il Bonus Mobili, prevede un massimale di 10.000 euro per il 2022 che scende a 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024. Sempre al 2024 viene estesa la detrazione al 36% del Bonus Verde. Il Bonus Facciate viene invece prorogato fino al 2022 con una riduzione dell’aliquota dal 90% al 60%. Viene infine introdotta una nuova detrazione al 75% per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche.
All’interno della nuova legge di Bilancio vengono inoltre stanziati 450 milioni di euro come supporto allo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo, cifra questa che verrà integrata con le risorse previste dal PNRR. Saranno così resi disponibili 750 milioni di euro per progetti di investimento legati alla digitalizzazione e alla competitività delle filiere del made in Italy ed un ulteriore miliardo di euro sarà destinato agli investimenti riguardanti i processi di riconversione industriale nonché la ricerca sulle principali filiere della transizione ecologica.
Un altro tema molto caldo è quello del caro energia. All’interno della nuova legge di Bilancio vengono proposte delle misure per fare fronte a tale problematica. Per il primo trimestre del 2022, sono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW. È inoltre prevista una diminuzione dell’iva al 5% per il gas naturale sia per usi civili che industriali. Sempre per lo stesso trimestre è prevista una riduzione delle aliquote relative agli oneri generali di sistema del settore del gas e sono riconosciute agevolazioni delle tariffe di energia elettrica e gas per gli utenti svantaggiati o in gravi condizioni di salute.
Altra novità riguarda l’istituzione di un fondo MiSE, con una dotazione di 150 milioni di euro, a sostegno della transizione industriale e con lo scopo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici. In questo modo possono essere concesse agevolazioni alle imprese, soprattutto per quelle che operano in settori ad alta intensità energetica, per la realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico e per il riutilizzo di materie prime e riciclate per impieghi produttivi.
Altro fondo che vede la luce riguarda la strategia di mobilità sostenibile con una dotazione complessiva di 2 miliardi di euro di cui 50 milioni di euro per ognuno degli anni dal 2023 al 2026, 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2027 e 2028, 200 milioni di euro per l’anno 2029, 300 milioni di euro per l’anno 2030 e 250 milioni di ero per ognuno degli anni dal 2031 al 2034.
Viene istituito poi il fondo italiano per il clima, con dotazione pari a 840 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e di 40 milioni di euro a decorrere dall’anno 2027. Il Fondo ha come obiettivo quello di finanziare interventi a favore di soggetti privati e pubblici in modo da contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di clima e tutela ambientale. Una quota di tale Fondo, nella misura di 40 milioni di euro annui, è altresì destinata all’erogazione di contributi a fondo perduto.
Infine, un altro fondo degno di nota è dedicato al controllo dell’inquinamento atmosferico nazionale. La dotazione è di oltre 2 milioni di euro da ripartirsi negli anni 2023-2035.
Quanto finora illustrato rappresenta una sintesi delle principali misure introdotte dalla nuova legge di Bilancio per aiutare il lettore ad una più immediata comprensione del testo. Per ulteriori approfondimenti è possibile prendere visione dell’intero documento pubblicato in Gazzetta Ufficiale.