Capacity Market e aggiornamento della disciplina per le aste 2024-2025

di Francesco Boccia

Il Capacity Market (mercato della capacità) è lo strumento attraverso il quale aumentare la competitività degli impianti tradizionali che, altrimenti, non riuscirebbero più a sostenersi economicamente, rendendo più semplice la diffusione delle FER.

L’ing. Boccia spiega nell’articolo pubblicato su Qualenergia.it le novità del meccanismo introdotte con con il D.M. del 28 ottobre 2021 del MITE, tra cui abbiamo un maggior contributo delle rinnovabili e degli accumuli.

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Gli obiettivi al 2030 del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) relativi alla generazione di energia elettrica da FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) prevedono il raggiungimento di una capacità di generazione installata di circa 52 GW da PV (fotovoltaico) e circa 20 GW da eolico, per un totale orientativamente di 70 GW. La diffusione delle FER non programmabili, con priorità di dispacciamento rispetto agli impianti termoelettrici tradizionali, comporterà una variazione delle modalità di funzionamento di questi ultimi che saranno destinati a coprire i picchi di richiesta con incrementi di fermate e partenze e una riduzione delle ore di funzionamento nell’arco dell’anno, che comporterà la difficoltà di recuperare i costi fissi associati al loro funzionamento.
Il Capacity Market (mercato della capacità) è lo strumento attraverso il quale aumentare la competitività degli impianti tradizionali che, altrimenti, non riuscirebbero più a sostenersi economicamente, rendendo più semplice la diffusione delle FER. L’organizzazione del mercato si sviluppa in 3 fasi:
• Asta madre (procedura principale).
• Asta di aggiustamento (per aggiustare gli obiettivi di adeguatezza all’approssimarsi del periodo di consegna).
• Mercato secondario (basato su negoziazioni continue).
Attraverso il mercato della capacità il TSO (Transmission System Operator) si approvvigiona di capacità di generazione a lungo termine per mantenere i livelli di sicurezza e adeguatezza della RTN (Rete di Trasmissione Nazionale). Il concetto di sicurezza si riferisce ad un orizzonte di breve-medio periodo, essendo questa la capacità del sistema di fronteggiare modifiche improvvise di funzionamento, attraverso opportuni margini di riserva; il concetto di adeguatezza, invece, è relativo ad un periodo medio-lungo facendo riferimento alla capacità del sistema di soddisfare il fabbisogno di energia richiesta garantendo i livelli di sicurezza e qualità previsti. Il mercato della capacità, riferendosi ad un arco temporale medio-lungo, si differenzia dal concetto alla base delle UVAM, che è quello di garantire la stabilità della rete nel breve periodo
Affinché un sistema sia perfettamente adeguato il LOLE (Loss of Load Expectations), che rappresenta la probabilità di perdita del carico e più precisamente il numero di ore all’anno in cui la domanda non è soddisfatta, deve essere non superiore a 3 h/anno, come definito nel D.M. del 28 ottobre 2021 del MITE. Al fine di rispettare questo requisito per il sistema italiano, Terna ha individuato la necessità di una capacità termoelettrica installata pari a circa 54 GW unita a investimenti per il potenziamento della rete, all’installazione di FER non programmabili, accumuli e UVAM (Unità Virtuali Abilitate Miste).
Il mercato della capacità, con Terna come controparte centrale, si affianca al MGP (Mercato del Giorno Prima), al MI (Mercato Infragiornaliero) e al MSD (Mercato dei Servizi di Dispacciamento) nei quali la remunerazione si basa sulla vendita di energia e servizi. Le aste per il periodo di consegna 2024-2025 si svolgeranno con un cap fissato a 70.000 €/MW/anno per la nuova capacità e a 33.000 €/MW/anno per quella esistente.
Come riportato da Terna, le aste svolte nel 2019, con periodo di consegna rispettivamente 2022 e 2023, hanno portato all’allocazione di 36,5 GW di CDP (Capacità Disponibile in Probabilità) per il 2022 e di 39 GW per il 2023. In particolare, sui due anni di consegna sono stati contrattualizzati 2,3 GW di FER non programmabili.
Nonostante queste prime due aste del mercato della capacità, il Rapporto Adeguatezza 2021 di Terna, mostra che il sistema italiano presenta ancora tre criticità principali legate a:
• dipendenza della disponibilità di import per le aree settentrionali;
• presenza di aree con un parco di generazione vetusto;
• limitata capacità di trasmissione con le isole maggiori.
In relazione alle prossime aste, con periodo di consegna 2024-2025, la nuova disciplina del Capacity Market, approvata con il D.M. del 28 ottobre 2021 del MITE, vedrà un maggior contributo delle FER e degli accumuli, la possibilità di partecipazione alle aste senza l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) tra i requisiti abilitativi e la possibilità di porre fine al meccanismo qualora Terna non ravvisi per 3 anni consecutivi problemi di adeguatezza del sistema.
Il mercato della capacità si va ad inserire, in conclusione, nell’ambito della transizione a cui siamo proiettati, insieme ad altri strumenti citati precedentemente, con il fine di garantire la sicurezza e l’adeguatezza del sistema elettrico nazionale favorendo la penetrazione delle FER non programmabili nell’ottica della decarbonizzazione del settore legato alla produzione dell’energia e coordinando le scelte di investimento in capacità produttiva e in capacità di trasporto.

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