Effetti del Covid-19 sui consumi e sull’efficienza di un palazzo uffici

di Marco Rossi, EGE SECEM

Diminuzione dei consumi = incremento di efficienza?

Nella valutazione degli effetti degli AMEE (Azioni per il Miglioramento dell’Efficienza Energetica) è noto come siano necessari aggiustamenti che vadano opportunamente a correggere i consumi di riferimento in funzione di quelle che sono le variabili indipendenti (es.: gradi giorno, produzione, affollamento…) che influenzano i consumi. Tali aggiustamenti sono detti ordinari. Il protocollo IPMVP® propone delle metodologie rigorose su come effettuare i sopracitati aggiustamenti in funzione del tipo di applicazione e del tipo di AMEE realizzato/i.

Gli aggiustamenti straordinari sono invece necessari qualora tra il periodo di riferimento ed il periodo di rendicontazione siano intervenuti fattori, appunto straordinari, che la variazione delle variabili indipendenti utilizzate per la realizzazione del modello non sono in grado di interpretare.

Il sito

Il sito preso in esame è un palazzo uffici con annesso magazzino, applicazione di per sé non particolarmente energivora, ma significativa in quanto estremamente diffusa. Gli AMEE consistono in una serie di interventi realizzati tra il 2016 ed il 2017: relamping, PV, impianto di trigenerazione.

Il periodo di riferimento è l’anno solare 2015 (periodo ante-AMEE), la variabile indipendente che influenza i consumi del sito è stata identificata nei gradi giorno.

I risparmi, anno per anno, vengono calcolati in accordo all’”OPZIONE C – INTERO SITO” del protocollo IPMVP®.

L’esempio che segue mostra quella che è stata la procedura utilizzata per la valutazione dei risparmi in un periodo che necessita di un aggiustamento straordinario: l’anno solare 2020. L’aggiustamento straordinario è dovuto al cambiamento delle modalità di utilizzo del sito nel periodo di emergenza COVID-19.

Con riferimento all’entità dei consumi possiamo identificare i seguenti fattori.

Fattori che farebbero pensare ad una diminuzione dei consumi:

  • Il sito nei mesi di Marzo ed Aprile ha avuto una drastica diminuzione del personale (- 80%) afferente allo stesso, nei mesi seguenti possiamo stimare tale diminuzione pari al 50%
  • La movimentazione di materiale nel magazzino si è quasi annullata nei mesi di Marzo ed Aprile per poi tornare alla normalità nei mesi successivi

Fattori che farebbero pensare ad un aumento dei consumi:

  • Eliminazione del recircolo aria
  • Maggior dispersione del personale nel sito quindi maggior numero di ambienti climatizzati
  • Accensione di n°1 UTA supplementare (prima non utilizzata) con il fine di incrementare l’apporto di aria primaria in alcuni locali
  • Aumento dei volumi di aria trattati dalle UTA
  • Finestre aperte il più possibile

Una volta verificato, attraverso un sistema di monitoraggio e controllo, che i dispositivi installati hanno operato con le efficienze e con le logiche attese (es.: logiche di funzionamento e rendimenti del trigeneratore) ai fini della valutazione dei risparmi si è proceduto come segue.

Calcolo dei risparmi

 

 

 

 

 

In prima analisi, come fatto negli anni precedenti, nel 2020 i risparmi conseguenti agli AMEE sono stati valutati come differenza tra il consumo di riferimento aggiustato [linea blu] ed i consumi effettivi misurati [linea gialla]. Emerge un generale risparmio di energia primaria.

Ai fini della valutazione dell’effetto “COVID-19” si è poi proceduto come segue.

Si sono modellizzati i consumi effettivi 2019 [linea verde] e gli stessi sono stati riportati ai valori della variabile indipendente (gradi giorno) del 2020 [linea rossa], in altre parole tale linea rappresenta il consumo atteso nel 2020 in ipotesi di totale assenza di aggiustamenti straordinari.

Ne emerge come i fattori che hanno spinto verso un aumento dei consumi rispetto agli attesi si siano fatti sentire in modo particolare nei mesi che richiedono un riscaldamento dell’edificio, al contrario nelle mezze stagioni vi sia stato un effetto benefico dal punto di vista dei consumi probabilmente causato da un maggior utilizzo del freecooling rispetto a quanto fatto negli anni precedenti. Nei mesi estivi non sono emersi particolari scostamenti.

La metodologia riportata (ovvero il confronto dei consumi con un periodo di rendicontazione aggiustato) rappresenta uno spunto per come operare in presenza di aggiustamenti straordinari.

È chiaro che tale metodologia ha dei limiti: in primis il fatto che si ipotizza la capacità degli AMEE di generare efficienza rimanga invariata tra il periodo di rendicontazione (nel caso l’anno 2019) che viene aggiustato, ed il periodo di rendicontazione effettivo. D’altro canto, la presenza di un sistema di monitoraggio e controllo in grado di monitorare la performance dei singoli AMEE, potrà comunque rendere tale metodologia un valido riferimento nel calcolo degli aggiustamenti straordinari, in modo particolare nella valutazione della loro entità.

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