di Roberto Gerbo, EGE SECEM
La Diagnosi Energetica (DE) è ormai assunta a riferimento riconosciuto, non solo per gli obblighi di legge relativi alle imprese (Dlgs 102/14), ma come serio modello per la valutazione dei consumi reali (a differenza dell’APE che resta per valutazioni di riferimento qualitative e di principale utilizzo nel settore edilizia appartamenti, ecc.).
FIRE ha recentemente inserito nella sua offerta formativa un corso di 4 ore dedicato a conoscere meglio la norma UNI EN 15193 – 1 Prestazione energetica degli edifici – Requisiti energetici per illuminazione – Parte 1: Specificazioni Modulo M9” del 2021– LENI, che dovrebbe essere particolarmente interessante in vista delle DE per le imprese previste per il 2023.
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La Diagnosi Energetica (DE) è ormai assunta a riferimento riconosciuto, non solo per gli obblighi di legge relativi alle imprese (Dlgs 102/14), ma come serio e direi unico modello per la valutazione dei consumi reali (a differenza dell’APE che resta per valutazioni di riferimento qualitative e di principale utilizzo nel settore edilizia appartamenti, ecc.). Ad esempio, l’utilizzo negli EPC della DE come base di valutazione iniziale è conferma della qualità del modello.
In particolare per il settore terziario, secondo, le linee Guida ENEA, per la DE occorre scomporre i consumi elettrici del contatore generale tra:
√ Servizi Generali (ICT, Uffici, altro per operatività)
√ Ausiliari (illuminazione, climatizzazione, sicurezza, elevatori, ecc)
quindi la DE deve consentire una articolata valutazione dei consumi elettrici, nettamente prevalenti per il Terziario.
Il LENI, anche per edificio intero a partire dalla semplice potenza elettrica media unitaria installata, consente (quindi con approccio semplificato) di individuare:
√ la qualità energetica dell’impianto di illuminazione artificiale (obiettivo base del LENI utile per la DE ai fini di valutare se impianto di illuminazione necessità di interventi di miglioramento),
√ la ripartizione mensile di tali consumi elettrici (altrettanto importante quanto sconosciuta ai più), un elemento determinante per la DE, in quanto con semplici ripartizioni l’EGE può dedurre tali consumi dai consumi del contatore generale per ogni fascia oraria, ottenendo con affidabilità i consumi dei servizi generali e della parte di climatizzazione di base non stagionale (pompe, ventilatori, ecc.). Quindi è un grande aiuto per chi redige la DE.
In tale ottica il FIRE ha recentemente inserito nella sua offerta formativa un corso di 4 ore dedicato a conoscere meglio la norma UNI EN 15193 – 1 Prestazione energetica degli edifici – Requisiti energetici per illuminazione – Parte 1: Specificazioni Modulo M9” del 2021– LENI, che dovrebbe essere particolarmente interessante in vista delle DE per le imprese previste per il 2023.
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Diagnosi energetica di impianto di illuminazione artificiale interna – Norma UNI EN 15193-1 (LENI)