Gli impianti fotovoltaici a servizio di utenze industriali: metodi di dimensionamento e valutazioni sulla resilienza energetica

Luca Tarantolo, EGE SECEM

Luca Riboli, Sales Account Transizione Energetica – Manni Energy

Oggi molte aziende stanno cercando di “correre ai ripari”, vagliando le diverse tecnologie che consentono di ridurre il più possibile i costi energetici: le due soluzioni principali sono l’efficienza energetica, ossia la riduzione dei fabbisogni a parità di servizio reso e l’autoproduzione da fonti rinnovabili. Il fotovoltaico è però la soluzione principale per l’autoproduzione ed è adattabile a qualunque utenza. Diversamente dagli impianti collocati a terra a fini di vendita in rete, dove si realizzano posizionamenti e orientamenti per massimizzare la producibilità annuale, negli impianti industriali l’obiettivo è la riduzione del prelievo dalla rete elettrica.

Ne parlano i due autori in questo articolo che fa parte del focus di Gestione Energia dedicato alla diffusione del fotovoltaico nelle imprese.

 

La YKK MEDITERRANEO ed il suo percorso di efficienza energetica (storia di successo “obbligato”)

Cristina Mendes, Energy Manager – YKK MEDITERRANEO

Valentino Scaramucci, Procuratore e Direttore Acquisti – YKK MEDITERRANEO

“Benedetto l’obbligo di diagnosi energetica che ha rappresentato da una parte la necessità di “guardare” dentro ai nostri consumi ma dall’altra la grande opportunità di iniziare un percorso strategico di sviluppo energetico che rappresenterà sempre di più un fattore strutturale di successo”. Si chiude così l’articolo, scritto a quattro mani, che evidenzia i tanti interventi realizzati nella YKK MEDITERRANEO, azienda produttrice di zip, che nel suo prossimo futuro vede l’installazione di un impianto geotermico a bassa entalpia di circa 600 kW per la climatizzazione invernale della parte dello stabilimento non ancora coperta dalle azioni di efficienza energetica già realizzati.

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L’energy manager contro il caro energia

di Livio De Chicchis

Chi segue le attività della FIRE è consapevole dell’importanza che riveste la figura dell’energy manager, al quale dedichiamo impegno per la promozione del ruolo al di là della semplice gestione delle nomine (dandogli anche la veste di supereroe, particolarmente appropriata in questa fase!). Ma, come dimostra tra l’altro la recente pubblicazione sul Sole 24 ore di un articolo sul tema, a cui abbiamo contribuito, la congiuntura attuale sta portando il dibattito ad allargarsi dai soli addetti ai lavori ad un pubblico generalista. Chi rimane indietro? La PA.

L’ing. De Chicchis anticipa in questo articolo alcuni dati che presenteremo nel prossimo Rapporto annuale sugli energy manager. Auspichiamo, intanto, che il nuovo governo possa garantire l’imprinting dall’alto con politiche aderenti al principio dell’energy efficiency first.

Come FIRE  abbiamo avviato due tavoli di lavoro, riservati agli associati,  sulla generazione distribuita e sul meccanismo dei certificati bianchi.

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L’autoconsumo entro i 10 km: quadro normativo

Alessandro Bacchetti, Amministratore Betasint

Carlo Olivo, Energy manager Betasint ed EGE SECEM

Le  politiche comunitarie e nazionali si muovono oggi con l’obiettivo di garantire, per il prossimo futuro, un nuovo bilancio energetico e stabilire nuove priorità. In questa direzione va vista la riforma dell’art. 30 del D.L. 199/2021 così come modificato dalla L. 27 aprile 2022 n. 34.

Nel decreto viene introdotto l’autoconsumo entro i 10 km.

Questo articolo anticipa il focus La diffusione del fotovoltaico nelle imprese che sarà pubblicato a breve nel numero in uscita di Gestione Energia 3/2022.

Intanto, buona lettura!

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Caro energia: ecco le azioni che potrebbero evitare l’avanzata della crisi dal mercato del gas a quello dell’energia elettrica

Paolo Bianco, Energy Manager dell’Azienda USL della Romagna*

* le opinioni espresse sono personali e non vincolano il giudizio dell’istituzione di appartenenza

La crisi energetica avvinghia tutti i settori dal pubblico al privato. Abbiamo raccolto diversi commenti e suggerimenti tra i nostri associati e tra gli energy manager. Pubblichiamo oggi il contributo dell’ing. Bianco.

“L’eccezionale dimensione dei rincari – evidenzia l’energy manager – fa ritenere giustificato un intervento del governo; senza entrare nel merito dell’eventuale accensione di ulteriore debito, sembrano ipotizzabili modifiche normative temporanee, che potrebbero permettere a un soggetto pubblico (individuabile nel Gestore del Mercato Elettrico – GME) di evitare che l’impazzimento del mercato del gas si propaghi a quello dell’energia elettrica”. Leggi tutto

Imprese ed energia: puntiamo sulla diagnosi energetica e sul lean management

di Antonella Castelli – energy manager

Come affrontano le aziende la crisi energetica? Cosa propongono e di cosa hanno bisogno?  Lo abbiamo chiesto ad Antonella Castelli, energy manager nominata da più soggetti obbligati e volontari. “Una strategia di contenimento dei costi  – evidenzia l’ing. Castelli – è stata quella di stipulare con i fornitori contratti a prezzo fisso in luogo di quelli a prezzo variabile o di decidere di fissare il prezzo in determinati periodi e su determinati volumi (in ambito industriale), per contrastare paventati rialzi che si sono costantemente verificati”.

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Risparmi post diagnosi energetica … ma quanto?

Enrico D’Aurelio, Energy Manager – Certificato PMVA – EGE SECEM

Dopo ogni audit energetico, lo step successivo nel percorso di efficientamento è quello di dare seguito al piano di investimenti proposto nel rapporto di diagnosi, cercando di implementare e realizzare le azioni di miglioramento indicate. Ci possono essere però delle difficoltà per il professionista che opera sul campo. Esiste ad esempio il pericolo che moltissimi interventi di efficienza energetica vengano effettuati male, o nel migliore dei casi, senza un corretto Piano di Misura e Verifica, che si perda contezza degli effettivi benefici degli interventi di energy saving, magari annegati nei rialzi dei prezzi dei vettori energetici o per una stagione climatica più o meno rigida. In quest’articolo, pubblicato nel Supplemento Diagnosi Energetiche di Gestione Energia, l’ing. D’Aurelio riporta alcune considerazioni sul tema.

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