Strategia di sostenibilità ed energy management in Maire Tecnimont

di Alessio Bosi, Energy Efficiency Engineer – Marco Mellacqua, IT Project Manager

Giuseppe Sperduto, Energy Manager  –  Maire Tecnimon

Nel numero 2/2023 di Gestione Energia abbiamo pubblicato un articolo a firma Maire Tecnimon. La strategia di sostenibilità riveste un’importanza fondamentale nel sistema valoriale del Gruppo, soprattutto in termini etici.  Per raggiungere i suoi obiettivi Maire fa leva su due pilastri quali l’efficientamento energetico e l’acquisto di energia verde, nonchè sul connubio energia e digitale, dotandosi di strumenti informatici a sostegno della quotidianità lavorativa sia in termini interpretativi dell’as is sia nell’introduzione di modelli predittivi.

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L’agenda dell’Energy Manager

Andrea Sbicego, energy manager di Valsir

Abbiamo proposto all’energy manager di Valsir di raccontare ai colleghi come svolge il suo lavoro e quali attività porta avanti. Il suo articolo inizia così: “Quando mi è stato proposto dalla FIRE di scrivere un articolo sulla figura dell’energy manager ho accettato subito con molto entusiasmo, ma prima di iniziare a stendere queste righe, ho passato del tempo a meditare su come avrei potuto sintetizzare al meglio in poche battute una professione così complessa come questa, fornendo degli spunti utili e pratici a tutti coloro che avessero intenzione di intraprendere lo stesso mio percorso. Ho pertanto deciso di raccontarvi una “giornata tipo” in Valsir spa, suddividendo idealmente la mia agenda in quelle attività cardine che svolgo regolarmente e che ritengo siano fondamentali per un energy manager che opera in azienda, cercando di fornirvi qualche spunto interessante su alcuni degli interventi di miglioramento attuati ed i traguardi raggiunti, congiuntamente alle competenze necessarie per svolgerli al meglio. Se al termine della lettura avrò suscitato l’interesse anche solo di uno di voi, vorrà dire che insieme avremo raggiunto un altro piccolo-grande traguardo”.

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L’energy manager di Coca-Cola racconta la politica energetica aziendale

Paolo Digiorgio, Energy Manager di Coca-Cola HBC Italia

Coca-Cola può essere considerata un caso virtuoso in termini di risparmio energetico e sostenibilità. L’energy manager aziendale racconta in questo articolo le azioni messe in campo: dagli audit, alla sensibilizzazione del personale, fino al packaging sostenibile. “Per mitigare l’impronta delle nostre attività sul clima” afferma ” adottiamo una politica energetica volta alla ricerca di una maggiore efficienza, portando avanti in parallelo un progressivo percorso di innovazione tecnologica nel campo delle energie rinnovabili e assimilate, grazie a importanti investimenti industriali. Il 100% dell’energia elettrica che acquistiamo dalla rete proviene da fonti rinnovabili ed è certificata dalla Garanzia di Origine (GO), che ne attesta la produzione da impianti qualificati. In particolare, lo stabilimento di Fonti del Vulture (PZ) rappresenta il best performer a livello di Gruppo in termini di CO2 emessa: nel 2021 ha registrato un minimo di 0,43 grammi di emissioni Scope 1 di CO2 per litro di bevanda prodotto”.

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L’energy manager, perno per una corretta gestione dell’energia

di Livio De Chicchis

Oggigiorno l’energy management va oltre la gestione dell’energia, abbracciando  a tutti gli effetti il vasto campo della sostenibilità. A sua volta anche l’energy manager ha accresciuto le sue competenze per soddisfare le nuove esigenze e raggiungere gli obiettivi fissati dalle organizzazioni (enti o aziende) per cui lavora.

In questo articolo, che apre il focus di Gestione Energia – rivista FIRE – pubblicato qualche giorno fa, l’ing. De Chicchis, anticipa qualche spunto emerso dalle esperienze descritte negli articoli degli energy managar coinvolti.

 

 

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Gli energy manager e la gestione dell’energia nella P.A.

di Dario Di Santo

L’efficienza energetica, combinata con l’adozione di fonti rinnovabili, rappresenta lo strumento principale per ridurre le bollette delle amministrazioni pubbliche e contenere le emissioni di gas climalteranti. Il contrasto al cambiamento climatico, insieme alla riduzione dell’esposizione ai prezzi di elettricità e combustibili e alla garanzia dei vari servizi essenziali fondati sull’uso dell’energia – quali comfort, salute, sicurezza, acqua, beni di prima necessità, mobilità, etc. – sono fra le principali ragioni per cui un’amministrazione dovrebbe intervenire migliorando l’uso di questa risorsa.

L’amministrazione pubblica gioca tra l’altro un ruolo fondamentale in tale percorso, in quanto unisce un ruolo privatistico (la gestione del proprio parco immobiliare e delle proprie utenze tecniche) e uno pubblico (pianificazione e regolazione a livello territoriale, informazione e ruolo esemplare, gestione delle risorse per la promozione della green economy e per il contrasto alla povertà energetica). Purtroppo nel 2021 hanno nominato solo 7 Regioni, 20 province, 37 comuni capoluogo, 6 città metropolitane e 44 comuni non capoluogo (dovrebbero essere dalle 5 alle 10 volte di più!). Anzi, le nomine si sono rivelate in diminuzione rispetto all’anno precedente. Questo articolo è dedicato proprio all’energy manager che manca dove ce ne sarebbe più bisogno.

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Energy management in Rovagnati

di Federico Ciavorella, Energy Manager di Rovagnati

Rovagnati conta in Italia 6 stabilimenti produttivi. Il loro fabbisogno di energia elettrica è rappresentato per oltre il 50% dal mantenimento della temperatura nei reparti produttivi e nelle celle (quindi dai compressori dei gruppi frigo), mentre quello termico varia nettamente in funzione al tipo di produzione. Per questo motivo, a partire dal 2014, Rovagnati ha creato un reparto Energia interno guidato da un Energy Manager, una figura qualificata dedicata alle attività di efficientamento e di autoproduzione energetica del Gruppo. Abbiamo quindi chiesto all’ing. Ciavorella di illustrare in un articolo, pubblicato su Gestione Energia, i progressi fatti dall’azienda in termini di risparmio energetico e sostenibilità.

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Superbonus 110: avanti chi può!

Luca Bertoni, EGE SECEM

L’edizione del Corriere Economia dello scorso 31 ottobre, in un sincero e significativo articolo, illustrava le attuali condizioni di mercato dei crediti di imposta, generati dagli interventi  edilizi che consentono di raggiungere gli obiettivi energetici previsti dall’art. 199 del DL 34/2020.

Sulla base del suddetto articolo e della propria esperienza sul campo, l’ing. Bertoni, energy manager ed EGE SECEM, ha commentato ciò che sta determinando il 110%.

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