Demand response: l’efficienza energetica passa da consumi consapevoli

di Dario Di Santo

Il demand side management – oggi più spesso indicato come demand response – non è certo una novità, ma fra le ricadute della rivoluzione collegata all’ICT (Information and Communications Technology) c’è anche la possibilità di tradurre in realtà il controllo attivo della domanda di energia teorizzato nei decenni passati.

L’articolo pubblicato su Rienergia.it

Data l’importanza del tema, il demand response sarà tra gli argomenti trattati durante la conferenza FIRE Enermanagement, che si terrà il 28 novembre a Milano.

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Indagine FIRE sull’apertura del MSD

di Stefano D’Ambrosio

In occasione della partecipazione all’evento Apertura Mercato MSD e Produttori di Energia: un’ Analisi delle Opportunità, l’ing. D’Ambrosio ha presentato l’indagine FIRE sull’apertura del mercato del servizio di distaccamento agli utenti finali. Prossimamente la FIRE approfondirà il tema in articoli e con la pubblicazione dell’analisi integrale.

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Efficienza energetica in Italia e mercato delle ESCO

intervista a Dario Di Santo

Il mese scorso Joule Assets Europe si è aggiunta alla compagine associativa FIRE.  L’ing. Di Santo ha rilasciato un’intervista, pubblicata sul loro blog aziendale EQUAD, dove affronta il tema dell’impatto dell’efficienza energetica sugli obiettivi climatici dell’UE 2030 ed analizza l’evoluzione del mercato italiano delle ESCO. Per il mese di giugno FIRE in collaborazione con Joule Assets Eur organizza il webinar gratuito Quali sono le migliori strategie commerciali ESCo per chiudere una trattativa più rapidamente?

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Oneri ed energivori: le ultime novità

di Dario Di Santo e Stefano D’Ambrosio

La riforma della struttura tariffaria degli oneri generali di sistema per i clienti non domestici del settore elettrico, con gli aspetti ad essa correlati, viene analizzata e commentata partendo proprio dalla delibera ARERA 922/2017/R/EE.

In particolare gli autori evidenziano la posizione di FIRE in merito alle agevolazioni, che avrebbero dovuto essere legate ad obiettivi di efficientamento energetico o all’obbligo di adottare un sistema di gestione dell’energia ISO 50001 (opzione che si auspica venga introdotta nel breve futuro).

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Energy manager 2.0: l’evoluzione del ruolo e il confronto con gli altri operatori del settore

di Francesco Belcastro

Siamo in tempo di nomina, entro il 30 aprile i soggetti operanti nel settore industriale che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio devono scegliere il proprio energy manager, così come devono farlo i soggetti operanti nei settori civile, terziario e dei trasporti che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia superiore a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio.

Come FIRE sollecitiamo la nomina poiché un buon energy manager fa la differenza in termini di riduzione dei consumi e gestione dell’energia. Al fine di evidenziare il ruolo della figura professionale, le tendenze del settore ed alcuni dati di rilievo, proponiamo la presentazione dell’ing. Belcastro, illustrata in occasione di MCE 2018 durante il workshop: Energy manager 2.0: l’evoluzione del ruolo e il confronto con gli altri operatori.

Scarica la presentazione: Energy manager 2.0: l’evoluzione del ruolo e il confronto con gli altri operatori