Maurizio Musio, dipendente Comune di Serrenti
Nei piccoli comuni la transizione energetica ed ecologica non è una parola calata dall’alto, ma è un valore che si può coltivare valorizzando le persone e credendo fortemente sul potenziale multidisciplinare del dipendente comunale.
L’esperienza del comune di Serrenti può essere un valido esempio per quelle amministrazioni che vogliono perseguire la strada dell’efficienza energetica e delle rinnovabili.
Si ricorda che nella PA la nomina dell’energy manager può fare la differenza. Tale figura, se messa in condizioni di operare al meglio e a stretto contatto con la giunta e gli uffici competenti, può individurare le azioni e gli interventi più opportuni e seguirne le fasi di realizzazione.
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Racconto qui la mia esperienza e quella del comune dove lavoro. Sono inserito nell’ufficio tecnico manutentivo, seguo in prima linea la cura e la manutenzione di tutto il settore dell’energia, da tecnico elettronico mi occupo di seguire i tanti edifici comunali, gli impianti rinnovabili, la pubblica illuminazione. Da “caldaista” seguo gli impianti termici nei plessi scolastici, con annessa analisi di combustione. La passione verso l’innovazione tecnologica e la continua formazione improntata sulle nuove tecnologie, ha maturato il desiderio per una continua crescita professionale, confrontandomi innanzitutto, con i cittadini e scuole per poi commisurare le mie conoscenze ed esperienze con gli uffici e i referenti regionali e nazionali dell’energia. Le amministrazioni che si sono succedute hanno creduto nell’energia rinnovabile creando tanti piccoli impianti in vari tetti di edifici comunali. Grazie a ciò ho potuto trasferire in campo le mie idee pionieristiche, oggi apprezzate a livello nazionale. Nel 2010 l’amministrazione di allora era propensa nell’affidare all’esterno la manutenzione dell’illuminazione pubblica come del resto era, ed è tutt’oggi una prassi sovente nei
comuni. Da un lato si voleva alleggerire il lavoro dell’ufficio tecnico manutentivo, dall’altro, dare in mano a professionisti esterni la complessità sulla manutenzione della rete stradale. Proprio qui entra in gioco quella voglia di tramutare le difficoltà in opportunità e la complessità modellarla verso nuovi obiettivi utili alla comunità. Grazie alle competenze acquisite nel tempo e in seguito della decennale conoscenza della rete stradale, con già ottimi risultati, mi sono offerto nel continuare il percorso sulla manutenzione migliorandone ancora di più la qualità del processo in chiave di efficienza e sostenibilità. Oggi puntiamo sulla decarbonizzazione degli edifici pubblici, una conversione dalla fonte fossile attuale a quella rinnovabile con sistemi a circuito termodinamico, progetto che porto avanti con l’iniziativa ZERO-CARBOON SCHOOL. Su questo terreno fertile nasce la comunità energetica Serrentese con il progetto BeComE di Legambiente Kyoto Club e AzzeroCO2. Serrenti, grazie alle tante iniziative sul tema dell’energia verde, è stato scelto come comune pilota per la Sardegna assieme ad altri 14 piccoli borghi autentici della penisola.
L’iniziativa è stata promossa grazie alla partecipazione di UNISALUTE e SYSTEMA AMBIENTE.
Facendo un passo indietro nel tempo, il Comune di Serrenti ha partecipato ai progetti ILLUMINAMENTE e S.E.I che convergevano sulla riduzione degli sprechi sotto una manutenzione sostenibile limitando i consumi e la CO2. I due progetti lavorando in sinergia sia nella rete stradale che negli edifici comunali hanno maturato risparmi di milioni di kWh con l’avvio già nell’agosto del 2010 delle prime pionieristiche micro reti intelligenti. Con la manutenzione degli stabili comunali nasce l’idea dello Smart Building ovvero “edificio intelligente” ho installato strumenti e tecnologie in grado di facilitarne l’utilizzo tramite domotica e sensori IoT. Con la manutenzione degli impianti fotovoltaici le micro reti si evolvono con il progetto CASA DELL’ENERGIA, dei nodi intelligenti dove gli edifici si scambiano energia verde. In questi siti con il progetto CIAO CIAO CO2 creo con le scuole dei laboratori didattici sull’energia rinnovabile. Dalla manutenzione dell’illuminazione pubblica, che ora diventerà strategica per il comune, nasce un progetto sulla smart city. Il progetto dal nome LuciF.E.R abbina le sensoristiche con l’uso della fonte energetica rinnovabile (F.E.R). La nascita di una Smart City permetterà di far risparmiare i cittadini fornendo nuovi servizi con l’obiettivo di rafforzare l’economia interna, e il compito arduo di rallentare lo spopolamento