Contratti di rendimento energetico a prestazione garantita: cosa prevede la nuova UNI CEI EN 17669:2023

di Ettore Piantoni, CTI

È in vigore la nuova norma europea UNI CEI EN 17669:2023 “Contratti di prestazione energetica – Requisiti minimi” rivolta a rispondere alle esigenze del mercato sia lato domanda sia lato offerta di servizi energetici. È applicabile ad ogni tipologia di organizzazione (privata e pubblica) e di dimensione ed intende fornire una linea guida operativa per i contratti di servizio a prestazione garantita. L’obiettivo è quello di assicurare la trasparenza, la misura ed il monitoraggio del miglioramento dell’efficienza energetica a beneficio del cliente, del fornitore di servizi e dell’istituto finanziario che ha eventualmente finanziato l’iniziativa. Dovrà essere adottata da ogni singolo stato membro entro il 31 maggio 2023, intanto vediamo assime all’ing. Piantoni del CTI quali sono le caratteristiche della nuova UNI.

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Il principio “l’efficienza energetica al primo posto” definito nel regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio, è uno dei cinque pilastri della strategia energetica dell’unione Europea. È incluso e richiamato nello “Clean energy for All Package”, nella “Electricity Directive”, nella “Elecricity Regulation”, nello “EU Green deal”, nella “Energy System Integration Strategy e nel “Renovation Wave”. A supporto della sua applicazione, la Commissione ha anche formulato una raccomandazione rivolta agli Stati membri (Raccomandazione  (UE) 2021/1749 del 28 settembre 2021) nella quale vengono indicate tra le possibili misure di intervento “l’utilizzo di contratti a rendimento energetico per assicurare guadagni di efficienza energetica garantiti, misurabili e prevedibili, (in termini tanto di energia finale, quanto di energia primaria)” e la messa in atto di un sistema di gestione dell’energia, con una descrizione chiara delle responsabilità e delle misure da adottare.

Le recenti bozze della revisione della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD) e dell’efficienza energetica (EED) confermano l’importante ruolo dei contratti a prestazione garantita e raccomandano gli stati membri di rimuovere ogni barriera per promuovere questa forma contrattuale, favorendo il finanziamento da parte degli istituti finanziari.

In questo contesto si inserisce la nuova norma europea UNI CEI EN 17669:2023 “Contratti di prestazione energetica – Requisiti minimi” rivolta a rispondere alle esigenze del mercato sia lato domanda sia lato offerta di servizi energetici. In vigore a livello europeo dalla data della sua pubblicazione, metà febbraio, dovrà essere adottata da ogni singolo stato membro entro il 31 maggio 2023.

La norma è stata elaborata da un Working Group del CEN/CLC JTC 14 “Energy management and energy efficiency in the framework of energy transition” a presidenza e segreteria CTI. Alla stesura hanno partecipato, oltre agli esperti Italiani, anche quelli di Germania, Francia,Inghilterra, Spagna, Irlanda, Slovacchia ed indirettamente quelli degli altri Paesi europei che hanno votato positivamente il testo finale.

La nuova UNI è applicabile ad ogni tipologia di organizzazione (privata e pubblica) e di dimensione ed intende fornire una linea guida operativa per i contratti di servizio a prestazione garantita. L’obiettivo è quello di assicurare la trasparenza, la misura ed il monitoraggio del miglioramento dell’efficienza energetica a beneficio del cliente, del fornitore di servizi e dell’istituto finanziario che ha eventualmente finanziato l’iniziativa. Tutta la catena del valore può, quindi, materialmente dichiarare e valorizzare il contributo al raggiungimento degli obiettivi europei del miglioramento dell’efficienza energetica di almeno il 36% negli usi finali al 2030.

La UNI CEI EN 17669 supporta l’implementazione dei regolamenti EU della Tassonomia (2020/852/EU) e relativi atti delegati, della direttiva “Corporate Sustainability Reporting (CSRD 2022/24647EU) /EU” – “Corporate Sustainability Due Diligence Directive – CSDDD) e dell’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (Regolamento SFRD 2019/2088).

A livello Italiano la nuova norma sugli EPC sarà inoltre il riferimento per provare la conformità alla capacità di gestire contratti a prestazione garantita, per il settore delle ESCO certificate UNI CEI 11352:2014. In questo contesto a breve inizieranno le attività normative di revisione periodica della norma UNI CEI 11352 alla luce della evoluzione del contesto legislativo, operativo e regolatorio.

La UNI CEI EN 17669 come tutti i documenti normativi, riporta all’inizio alcuni capitoli standard che definiscono con precisione lo scopo ed il campo di applicazione, l’elenco delle altre norme ritenute essenziali per poter verificare i requisiti minimi ed i termini e le definizioni utilizzate. Ad esempio, lo sfruttamento delle fonti rinnovabili è incluso nel campo di applicazione della norma quando collegato o integrato in un progetto di miglioramento dell’efficienza energetica.

Significativo è il riferimento ad altre norme quali la UNI CEI EN 17463:2022 “Valutazione degli investimenti relativi ad interventi nel settore energetico (VALERI)” per effettuare analisi economiche sugli investimenti. Le azioni di miglioramento dell’efficienza energetica oggetto del contratto a garanzia di risultato portano in generale altri benefici correlati, quali ad esempio quelli ambientali, la cui valutazione è rilevante sia per l’utilizzatore finale, sia per il fornitore e gli istituti finanziari.

La UNI CEI EN 17669 stabilisce inoltre un forte collegamento con le norme dei sistemi di gestione dell’energia richiamando ed utilizzando tematiche meglio dettagliate in altri standard, quali:

  • UNI CEI EN ISO 50001 – Sistemi di gestione dell’energia – Requisiti minimi e linee guida per l’uso;
  • UNI ISO 50006 – Sistemi di gestione dell’energia – Misurazione della prestazione energetica utilizzando il consumo di riferimento (Baseline – EnB) e gli indicatori di prestazione energetica (EnPI) – Principi generali e linee guida;
  • UNI ISO 50015 – Sistemi di gestione dell’energia – Misura e verifica della prestazione energetica delle organizzazioni – Principi generali e linee guida;
  • UNI ISO 50046 – Metodologie generali per stabilire ex-ante i risparmi energetici;
  • ISO 50047 – Energy savings — Determination of energy savings in organizations

Il testo della normativa descrive in dettaglio i contenuti tecnici di un contratto di prestazione energetica (EPC) nel quale i principali requisiti di riferimento sono:

  • la misura dei consumi e dell’efficienza energetica nella situazione ex ante;
  • la descrizione dell’intervento di miglioramento dell’efficienza energetica e delle sue modalità di finanziamento;
  • la garanzia di riduzione dei consumi e/o miglioramento dell’efficienza energetica in condizioni normalizzate e di altri benefici misurabili;
  • l’individuazione dei rischi tecnici, ambientali, finanziari e loro allocazione/gestione;
  • la gestione del mancato raggiungimento e/o superamento delle prestazioni garantite.

Completano il testo normativo tre appendici informative che descrivono:

  • un esempio di analisi statistica per definire gli indicatori e i relativi valori del consumo di riferimento;
  • un business plan dettagliato di EPC;
  • un esempio di matrice per l’individuazione e l’allocazione dei rischi;

 ed una bibliografia che rimanda a riferimenti del marcato italiano e spagnolo.

Il documento rappresenta una novità nel panorama delle norme tecniche in quanto definisce i requisìti tecnici minimi che devono essere contenuti in un contratto commerciale tra le parti, elemento atipico di uno standard. Questo per garantire la trasperenza nell’ottenimento del risultato finale e per l’allocazione e gestione dei rischi e benefici. La norma vuole inoltre stimolare e provuovere l’innovazione. La conformità ai requisiti minimi, proprio perché cogente, deve essere verificata ed i contratti possono contenere condizioni migliorative. Ad esempio la valutazione dei benefici e la garanzia di risultato può essere estesa anche a tematiche non energetiche (multiple benefits, co-benefits, etc.). In altri contesti può essere promosso l’utilizzo della digitalizzazione e l’applicazione della blockchain nei processi di miglioramento dell’efficienza energetica per ridurre i costi, migliorare la trasparenza, la tracciabilità e la comunicazione (disclosure) degli stakeholders.

La norma UNI CEI EN 17669 contribuisce agli obiettivi di sviluppo sostenibile.

[1] Rispetto alle proiezioni al 2030 del 2007

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